Nel mercato attuale ci sono una varietà di strumenti e materiali progettati per la logopedia, offrendo al terapista molte opzioni per scegliere gli attrezzi che potrebbero massimizzare al meglio i suoi servizi. Una categoria di materiali sono i giocattoli, il cui uso è in crescita per vari motivi.

I Giocattoli e Le Loro Funzioni

Prima dell’inizio della terapia, si effettua solitamente una valutazione delle strutture motorie orali del paziente. In questa fase, il terapista esamina le varie strutture all’interno e attorno alla bocca del paziente utilizzate per la parola, come labbra, lingua, denti, mandibola e guance.

Per vedere queste strutture più accuratamente, si usa di solito una penna luminosa. Il problema è che al bambino potrebbe non piacere avere una torcia puntata in bocca. Ecco perché esistono già sistemi di luci orali colorati e a forma di gelatina, che offrono la stessa quantità di luce ma senza l’aspetto metallico.

L’esame di questi muscoli richiede anche guanti e abbassalingua; i bambini di solito non apprezzano né l’odore né il sapore di entrambi. Per questo motivo sono già disponibili guanti e abbassalingua colorati aromatizzati alla frutta.

L’Uso di Materiali e Giocattoli Comuni

Dopo l’esame motorio orale, il terapista potrebbe scoprire un indebolimento in una o alcune delle strutture. Alcuni materiali e giocattoli apparentemente comuni possono aiutare a rafforzare questi muscoli. Uno di essi è la cannuccia, disponibile in tutti i colori e design. Questa ha due funzioni:

La prima funzione è per l’arrotondamento delle labbra. Questa attività è importante per l’articolazione delle vocali e del semivocale /w/. Un’altra funzione è l’atto del sorso. In questa attività, il velo palatino, il muscolo proprio sopra la gola, viene esercitato. Questo muscolo viene utilizzato quando si producono vocali e consonanti posteriori come /k/ e /g/.

Un altro materiale comunemente utilizzato è un giocattolo che deve essere soffiato, come ad esempio il fischietto. Il fischietto è considerato un giocattolo da soffiare difficile, poiché tra i giocattoli che funzionano soffiandoci dentro, è uno di quelli che richiede più sforzo per funzionare.

Perché Giocare?

Se il paziente vede che i materiali utilizzati per la terapia sono giocattoli colorati e divertenti, penserà che si trova in clinica per giocare e divertirsi. Questo permetterà al bambino di cooperare con il terapista.

Il gioco è un’attività universale che unisce componenti sociali, cognitive, linguistiche, emotive e motorie. È un’integrazione dei molteplici aspetti dell’universo del bambino. Inoltre, il gioco serve come rappresentazione dei pensieri e delle abilità di un bambino. Attraverso il gioco, il terapista sarà in grado di capire come affrontare le preoccupazioni del suo paziente.

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